QQAAZZ: riciclavano milioni di denaro sporco provenienti dalle Cyber-rapine

Arrestati QQAAZZ- riciclavano milioni di denaro sporco

Un’operazione di polizia internazionale senza precedenti denominata “2BaGoldMule”, che ha coinvolto 16 paesi, ha portato all’arresto di 20 persone appartenenti all’organizzazione di nome QQAAZZ, una rete criminale che, agendo a livello internazionale, ripuliva decine di milioni di euro per conto dei principali criminali informatici del mondo.

L’organizzazione QQAAZZ

Composta da diversi livelli di membri principalmente in Lettonia, Georgia, Bulgaria, Romania e Belgio, l’organizzazione criminale QQAAZZ ha aperto e gestito centinaia di conti bancari aziendali e personali presso istituzioni finanziarie di tutto il mondo per riciclare i milioni di euro che altri criminali informatici avevano rubato dai conti bancari delle loro vittime.

I conti correnti bancari online venivano intestati a “teste di legno”, i cosiddetti “muli”, utilizzati per spostare ingenti somme, rendendole così difficilmente rintracciabili.

I fondi venivano quindi trasferiti in questi conti bancari controllati da QQAAZZ. Parte del denaro veniva convertita in criptovaluta utilizzando le cosiddette pratiche tumbling che servono per nascondere la provenienza originale dei soldi. Altri capitali sono stati investi in esercizi commerciali localizzati nel Regno Unito

Una volta “lavati” i soldi, QQAAZZ li restituiva al “mittente” non prima di aver trattenuto una commissione che andava fino al 50 percento.

I guadagni delle cyber-rapine derivano da organizzazioni che utilizzavano sofisticati malware quali Dridex, Trickbot, GozNym, (virus specializzati nel furto di credenziali bancarie) grazie ai quali, avendo libero accesso ai conti on-line delle vittime, si sono impossessati di milioni di euro.

Edvardas Šileris, di Europol, ha dichiarato: “I criminali informatici esplorano costantemente nuove strade per sfruttare la tecnologia nel campo finanziario a scapito di milioni di utenti in nel mondo. L’operazione di oggi mostra come, attraverso un adeguato coordinamento internazionale delle forze dell’ordine, possiamo ribaltare la situazione e assicurare questi criminali alla giustizia “.

Gli investigatori italiani

Per  l’Italia hanno operato gli agenti della Sezione financial cybercrime della Polizia postale, diretti dal Gruppo intersezionale per la cybersicurezza della Procura di Napoli, in collaborazione con Europol, Fbi degli Stati Uniti e le Forze di polizia di altri 14 Paesi europei.

Gli investigatori italiani hanno individuato due italiani sospettati di essere una cellula del gruppo criminale, utilizzati come  procacciatori di “muli” da riciclaggio, e sequestrato dispositivi informatici e documentazione finanziaria che ne proverebbe l’appartenenza al gruppo.

Dall’indagine è emerso che sono le 11 vittime italiane dei truffatori che hanno poi ripulito il denaro utilizzando i servizi della “QQAAZZ”, per un totale di oltre 750mila euro; tra loro anche l’Ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon di Napoli.

La notizia è stataanche trasmessa, da Brian Rabbitt, sul canale youtube del Executive Office for United States Attorneys.

 

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