La Federal Trade Commission, agenzia governativa degli Stati Uniti, ha inflitto una multa salata da 5 miliardi di dollari a Facebook per le sue violazioni della privacy nel caso Cambridge Analytica.
La decisione è stata presa a maggioranza con i repubblicani che hanno votato a favore e i democratici che hanno votato contro.
La punizione da 5 miliardi di dollari della FTC contro Facebook stabilisce un nuovo record e si attesta come l’ammenda più grande contro una società tecnologica.
La cifra è notevole anche se si tratta solo di una piccola parte dei ricavi di FB che, lo scorso anno si aggiravano sui 55 miliardi di dollari.
La questione ora passa nelle mani del Dipartimento di Giustizia, che in genere conferma le decisioni della FTC.
“È una quantità considerevole di denaro, e stabilisce un monito di riferimento per gli altri colossi informatici quali Googles, Microsofts, Apples e Twitters”, ha detto David Vladeck, ex direttore del dipartimento di tutela dei consumatori della FTC ed ora professore di legge alla Georgetown University.
Ma alcune critiche sono comunque arrivate alla FTC per aver inflitto una multa tutto sommato “piccola” rispetto ai massicci profitti di Facebook. Il rappresentante democratico David Cicilline (R.I.), che supervisiona un gruppo antitrust alla Camera, ha detto che quello che l’agenzia ha fatto è una semplice “tirata d’orecchi”.
La FTC ha iniziato le sue indagini nel marzo del 2018 in merito al caso Cambridge Analytica che ha avuto accesso ai dati personali di 87 milioni di utenti di Facebook.
Inoltre la Ftc ha contestato al social network di Martk Zuckerberg di non aver provveduto a proteggere la privacy degli utenti come aveva invece promesso con gli impegni presi nel 2011.
Ma la FTC è andata oltre l’incidente di Cambridge Analytica, scoprendo abusi di privacy e sicurezza di Facebook come il fatto che aveva fornito, a famosi siti Web e a produttori di smartphone, l’accesso ai dati social degli utenti senza informarli adeguatamente.
Reference: The Washington Post