Jeff Bezos: l’uomo più ricco del mondo sta spiando i lavoratori meno pagati dell’UE

Amazon è stata sorpresa a ficcare il naso nei gruppi privati ​​di Facebook dei suoi addetti alle consegne con sede nell’UE. L’azienda ha un programma, sofisticato e segreto, che sorveglia dozzine di gruppi privati di Facebook creati da lavoratori.

Successivamente è stato scoperto che stava prendendo di mira anche i gruppi di posta elettronica dei suoi lavoratori tecnologici.

Amazon sta rafforzando la sua capacità di spionaggio.

Nei suoi recenti annunci di lavoro per analisti dell’intelligence Amazon cercava personale, con buona conoscenza delle lingue europee, per ruoli di “analista dell’intelligence” allo scopo di prevenire “minacce contro la società”. Tra i rischi da monitorare si menzionavano anche quelli relativi a “gruppi di attivisti e leader politici ostili”. Inoltre si chiedeva esperienza su argomenti come “terrorismo, rispetto della legge e sindacato”, dando l’impressione di mettere quest’ultimo alla stregua dei crimini. Insomma il tutto finalizzato a tenere sotto controllo gli attivisti sindacali all’interno dell’azienda e chiunque fa politica tra i dipendenti perché, appunto, rappresentano una “minaccia” per l’azienda.

Inoltre l’azienda ha nominato nel suo consiglio di amministrazione l’ex comandante del Cyber Command statunitense, la stessa persona che probabilmente ha supervisionato la sorveglianza del cancelliere tedesco Angela Merkel.

Si muove l’Europa

Una richiesta a livello europeo, affinché Amazon smetta di spiare i lavoratori, riecheggia nelle sale del potere dell’ Unione Europea.

Il giorno 7 ottobre 37 membri del Parlamento Europeo hanno  presentato una lettera, all’amministratore delegato dell’azienda Jeff Bezos, chiedendo un’azione urgente, giorni dopo che una coalizione di sindacati europei avevano esortato le autorità dell’UE a indagare sull’azienda per quella che considerano una “violazione del lavoro e delle leggi sulla privacy. ”

La lettera indirizzata al boss Bezos esprime preoccupazione sulla politica anti-sindacale di Amazon.

Siamo preoccupati del fatto che i sindacati europei, così come i rappresentanti eletti a livello locale, nazionale o europeo, siano interessati da questo approccio del “monitoraggio delle minacce”, che mira a reprimere l’azione collettiva e l’organizzazione sindacale, affermano i parlamentari.“

In effetti la richiesta dei parlamentari arriva sulla scia di una recente azione dei leader sindacali europei che hanno  firmato una lettera la  scorsa settimana esortando la Commissione europea ad “aprire un’indagine sulle attività potenzialmente illegali di Amazon contro i lavoratori di Amazon in Europa”.

I piani di Amazon per aumentare la sorveglianza dei lavoratori in Europa e nel mondo sono un altro punto su cui le istituzioni europee dovrebbero indagare poiché sospettiamo che violino le leggi europee sul lavoro, sul trattamento dati e sulla privacy, si legge nella lettera.

Christy Hoffman, Segretario generale di UNI Global Union, afferma: “Il comportamento ripugnante di Amazon nei confronti dei lavoratori che desiderano migliori e più sicure condizioni di lavoro, mostra perché i sindacati e le autorità di regolamentazione devono agire contro Amazon. Ci auguriamo che Bezos e la direzione prendano sul serio le preoccupazioni dei parlamentari europei e apportino le modifiche necessarie per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori “.

“Il modello di business di Amazon è fortemente basato sulla sorveglianza. Le nostre istituzioni devono garantire che un modello di business diventi fuori legge nel momento in cui viola i diritti delle persone. È ora di agire, ha affermato Oliver Roethig, segretario regionale di UNI Europa. Questa volta è la privacy dei lavoratori che stanno prendendo di mira. È tempo che le istituzioni che proteggono questi diritti riprendano il controllo e indaghino su Amazon “.

UNI Global Union e UNI Europa rappresentano più di 20 milioni di lavoratori in 150 paesi, di cui 7 milioni in Europa,

Ma Amazon non è l’unica ad applicare tecniche di controllo dei lavoratori. Le aziende utilizzano sempre più tecniche di sorveglianza digitale per ostacolare gli sforzi collettivi dei lavoratori per migliorare le loro condizioni.

Illustrando questo cambiamento, il gruppo per i diritti civili Public Citizen ha rivelato l’esistenza della “sorveglianza di massa predefinita sul posto di lavoro” e come almeno 32 datori di lavoro, inclusa Amazon, stiano utilizzando la tecnologia di monitoraggio.

Reference: Euobserver

 

 

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